Ci risiamo come ogni santissima estate. Oramai per il tifoso nero verde sembra di vivere un dejavù e invece è la realtà che ha portato allo sfinimento per alcuni invece, è passata la voglia di parlarne oltre all’essere presente allo stadio la domenica. Terminato un campionato dove la società si è comportata da mistress e il tifoso era lo slave che subiva senza dover e poter dire nulla. A Chieti anche la critica alla società è vietata e questo la dice lunga sulla professionalità di alcuni soggetti. Tornando a oggi, tutto tace, anzi dopo la retrocessione e l’emorragia dei tifosi dallo stadio causa negli ultimi anni una condotta societaria discutibile dilettantesca, ci si aspettava un po’ di rispetto verso questa città. Nessuno obbliga Walter Bellia e questa società ad andare avanti. Se nessun imprenditore gli si è avvicinato, oppure chi l’ha fatto è scappato un motivo ci sarà. Non si può incolpare sempre agli altri. Per il bene del Chieti e di Chieti se Bellia non ha le potenzialità (non parliamo di quelle economiche perché nel calcio serve anche programmazione, furbizia professionalità) è giusto farsi da parte. Ci saremmo aspettati nei giorni scorsi l’avvento di una persona per il calciomercato e invece ora ci giungono notizie che il ruolo di direttore sportivo quest’anno pare non rientri nei programmi societari. Perché abbiamo dei programmi? A oggi solo la conferenza stampa con i giornalisti (la stessa di ogni anni) e il video verso coloro che “si permettono” di criticare e scrivere sui siti sul social network sui forum.
Qualche tifoso si aspettava che Bellia, Walter Costa etc dessero la squadra al sindaco ma come avevamo “predetto” questa cosa non è avvenuta. Fortuna o sfortuna? A voi la scelta, poiché siamo LIBERI di pensare e scrivere.
Parlando di società si era ventilata l’ipotesi di Mario Mancaniello (che sentiremo nei prossimi giorni), un’ipotesi che da anni sosteniamo alla società tanto è vero che nel novantennio del Chieti speravamo che quell’incontro potesse portare a benefici ma le richieste dell’ex patron nero verde non sono state accolte e rispedite al mittente. Speriamo che oggi ciò avvenga perché la sua figura e la sua professionalità ed esperienza sono come panacea. In questi giorni invece la voce che rimbomba in città su eventuale ingresso è di Walter Serpellini ex ultrà (con cui ho condiviso trasferte in auto) e mi sono permesso di andarlo a trovare per fare una chiacchierata di dieci minuti.
Serpellini è una persona che vuole bene al Chieti e a Chieti e sta dando in questi anni una grossa mano ai colori nero verdi.
Incombe il calciomercato è si è in attesa di un mister. I nomi rimbalzati sono tanti dal ritorno affascinante si Vincenzo Feola, fresco vincitore di un campionato con il Savoia, a quello di Carmelo Genovasi galvanizzato da questa sua ipotetica nuova avventura per far tornare grande il sodalizio di viale Abruzzo.
Vincenzo Feola in una sua intervista su IL CENTRO è stato chiaro:” Se c’è un progetto ambizioso e si parte per vincere il campionato, mi piacerebbe tornare. Ho alcuni contatti anche con società di Lega Pro, ma per me la categoria non conta: Chieti sarebbe la mia priorità perché è una questione di cuore e la gente mi vuole bene. Devono esserci tutti i presupposti e un progetto vincente». Parole come PROGETTO AMBIZIOSO E VINCENTE non collima con la parola Chieti nel presente.
Riguardo Carmelo Genovasi lo abbiamo sentito più volte e in lui si evincevano la voglia e il desiderio di rilanciarsi ad alti livelli. Ci ha confessato di aver parlato più volte con Serpellini e anche con Bellia il quale pare gli abbia proposto la panchina e si dovrebbero risentire telefonicamente nella giornata di lunedi.
Tra i “papabili” presi contatto ( da Luca Evangelisti?) Fabio Di Sole ex difensore di Reggina e Cosenza in serie B e Antonio Mecomonaco. Di Sole dopo aver lasciato il calcio giocato, nella stagione 2011-2012, ha intrapreso la carriera da allenatore guidando la rappresentativa calabrese dei Giovanissimi al torneo delle Regioni.
Nella stagione 2012-2013 ha allenato la formazione "Berretti" dell'HinterReggio Calcio, e nel gennaio 2014 è stato nominato allenatore in seconda del Matera dove ha vinto il campionato di serie D con alla guida Vincenzo Cosco.
Il Teatino Mecomonaco invece viene dalle esperienze positive di Sulmona e Francavilla.
Tema giocatori ancora in alto mare, ma se dovessimo suggerire dei nomi del “circondario” già di proprietà del Chieti e a prezzi modici i nomi di Antonio Di Properzio, Piergiorgio Perfetti (che ha ben fatto a Civitanova),Riccardo Berardino,Alessandro Rossi,Nicola Della Penna,
Altro suggerimento è Serpellini presidente, Mancaniello in società vista la sua esperienza, un Teatino come Maurizio Formichetti come General Manager, Enrico Graziani come DS (abita in città Sant’Angelo) e perché non riavere Vincenzo Imperiale e Massimo Reale per seguire un settore giovanile finalmente con il nome Calcio Chieti. Davvero ci vuole tanto? Sono tutte persone che conosco di persona con cui condivido spesso il nome della Calcio Chieti sia di persona che sui social network e che hanno anche lavorato bene insieme alla fine degli anni 80 a Chieti oltre a far grande la Rosetana calcio portandola addirittura in serie C. La passione non si paga……ma qualcuno ancora non l’ha capito. Chi si vuole avvicinare al Chieti vuole progetti, quei benedetti progetti che solo chi ha fatto calcio può ambire. Questi sono solo alcuni nomi. Potremmo fare ancora tanti nomi di teatini che potrebbero dare una mano a questi colori,BASTA VOLERLO.. MA LO SI VUOLE DAVVERO?
LA MIA FEDE E’ UNA SOLTANTO, SONO TEATINO E ME NE VANTO